Romanamente Vol. 21. I valorosi dubat nell’eroica battaglia di Gunugado

Prosegue la collana storico-coloniale “Romanamente”. Il dossier di maggio, il 21° della serie, è dedicato all’85° anniversario della battaglia di Gunugado, sul fronte fronte sud della guerra d’Etiopia. Il volume ripercorre l’epica battaglia attraverso la cronaca fedele e le foto personali del tenente Giorgio de Vecchi di Val Cismon, a capo di una banda dubat. Inoltre la relazione sulla battaglia del Colonello Camillo Bechis e una lettera del Maggiore Gambrosier.

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Di quando in quando i dubàt od i loro graduati mi dicono intervenendo: — Fare uno poco «Savoia», signor tenente —. Eppure hanno visto quanto costano gli assalti, ma hanno l’animo degli arditi e ripugna loro sprofondarsi nella terra invece di affrontare il pericolo a viso aperto. Li freno e mi dimostrano, quasi con mio stupore, di sapersi adattare egregiamente a questo tipo di guerra.
Lo slancio che hanno proviene da un impulso morale per dimostrare il loro coraggio, non da brutale impeto che li accechi e tolga al comandante la possibilità di comandarli, mentre viene trascinato in mezzo ad una massa urlante e sanguinaria che, magari, gli fa scudo di sé, brandisce sue armi tradizionali e spara colpi pur che sia.
Questi miei uomini sono invece sereni, distesi a terra a gruppi ed anche isolati, senza tendenza ad ammassarsi, non mi si addossano, lasciandomi libero nelle mie attribuzioni di comando; docili al richiamo indietro, pronti allo scatto in avanti; in un’armonia di forze, in un equilibrio perfetto quale raramente si trova e che può venir spiegato a chi abbia dimestichezza con i cavalli dall’espressione di «equilibrato», impiegata a riguardo di un «purosangue».
Meravigliosi: mi specchio in essi trovando nel mio lavoro il completamento delle loro qualità ed inorgoglisco a vedermeli d’attorno quali pensavo potessero divenire. Ma la mia aggiunta alle loro doti militari non è grande.

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COMPLETA TUTTA LA COLLANA CON I VOLUMI “ROMANAMENTE” ARRETRATI:
– Vol. I“Come l’Italia fascista costruiva le strade in Africa”
– Vol. II“Come l’Italia fascista rese fertili le terre d’Africa”
– Vol. III“Come l’Italia fascista edificava le città in Africa”
– Vol. IV “Come l’Italia fascista iniziò a fotografare l’Africa”
– Vol. V “Come l’Italia fascista industrializzò l’Africa”
– Vol. VI “Come l’Italia fascista accoglieva i turisti in Africa”
– Vol. VII “Come l’Italia fascista erigeva le cattedrali in Africa”
– Vol. VIII “Come l’Italia fascista realizzava i musei in Africa”
– Vol. IX “Come l’Italia fascista modernizzò le vie d’Africa”
– Vol. X “Come l’Italia fascista valorizzò l’archeologia in Africa”
– Vol. XI “Come l’Italia fascista valorizzò i deserti in Africa”
– Vol. XII“Come l’Italia fascista costruì le ferrovie in Africa”
– Vol. XIII“Come l’Italia fascista modernizzò l’agricoltura in Africa”
– Vol. XIV“Come l’Italia fascista creò la nuova città di Rodi”
– Vol. XV“Come l’Italia fascista creò un nuovo stato in Africa”
– Vol. XVI “Come l’Italia fascista portò il lavoro nel Dodecaneso”
– Vol. XVII “Come l’Italia fascista realizzò opere pubbliche in Africa”
– Vol. XVIII “Come l’Italia fascista stupì gli Stati Uniti d’America”
– Vol. XIX “Come l’Italia fascista creò eroi leggendari”
– Vol. XX “Come l’Italia fascista gestì la posta in Africa”

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Per conoscere la storia della nascita delle bande Dubat ACQUISTA ORA a Euro 20,00 + s.p. il libro “DUBAT – Gli Arditi somali all’alba dell’Impero fascista di Alberto Alpozzi, prefazione Generale Mario Mori, inviando una mail a ilfarodimussolini@libero.it

IL LIBRO:
I dubat, bande armate di confine, furono un corpo militare coloniale d’élite formato dai migliori uomini dei clan somali di tradizione guerriera. Ammirati e temuti per le loro imprese al fianco dell’Italia segnarono la storia della Somalia. Vennero istituiti nel 1924 dal Quadrumviro Cesare Maria de Vecchi di Val Cismon, governatore della Somalia italiana, per proteggere gli incerti confini dalle razzie abissine e per sequestrare le armi da fuoco che rendevano instabili e insicuri i protettorati nel nord. Comandati e organizzati dal maggiore degli Alpini Camillo Bechis i dubat fronteggiarono i clan riottosi in epiche battaglie che assunsero tutti i caratteri di una vera e propria guerra coloniale, supportata in alcune fasi da una divisione navale e una squadriglia aerea. Il testo ripercorre i combattimenti e le azioni dei dubat narrando l’epopea che portò per la prima volta alla pace e all’unificazione di genti e territori conosciuti oggi come Somalia, un tempo divisi tra clan rivali in costante lotta per la supremazia. Attraverso la voce dei protagonisti ci ritroviamo a vivere nella più lontana colonia italiana seguendo in diretta le operazioni militari. A parlare sono i telegrammi, le relazioni militari e ministeriali, i diari personali, le lettere private e i giornalisti dell’epoca. Centinaia di immagini fotografiche inedite completano il quadro storico minuziosamente ricostruito giorno per giorno. L’analisi dei documenti d’archivio ha portato alla luce trattati coloniali e convenzioni internazionali che non solo hanno ricomposto il contesto socioculturale nel quale maturarono gli eventi ma hanno anche svelato intrighi e traditori, i cui nomi, dopo quasi cento anni possono essere resi noti. Nel libro vengono forniti strumenti e tracce per un’analisi storica della politica coloniale italiana in Somalia e degli obiettivi imperiali nei primi anni del fascismo.

Vuoi approfondire la storia delle colonie italiane e vorresti un consiglio? Ecco QUI l’elenco delle nostre pubblicazioni: libri, dossier e riviste. Tutti i testi sono a carattere coloniale e utili per conoscere la storia d’Italia in Africa senza i pregiudizi della dittatura del pensiero unico. Ordina i tuoi titoli inviando una mail a ilfarodimussolini@libero.it.

11 thoughts on “Romanamente Vol. 21. I valorosi dubat nell’eroica battaglia di Gunugado

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