1939. Quando la Libia, non più colonia, divenne la diciannovesima regione d’Italia

Con il Decreto Legge del 9 gennaio 1939 le quattro provincie libiche di Tripoli, Misurata, Bengasi e Derna furono aggregate al Regno d’Italia, entrando a fare parte integrante del territorio metropolitano.
Di fatto, come da proclama del Governatore Generale Italo Balbo, la Libia diveniva “ la diciannovesima1 Regione d’Italia”.

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Italo Balbo consegna il diploma della Cittadinanza speciale italiana per musulmani libici

Già il 3 dicembre 1934, con il Regio decreto nº 2012 con la proclamazione del Governatorato Generale della Libia sorto dall’unificazione della Tripolitania e della Cirenaica italiana si procedeva alla creazione di un’entità unica grazie alla quale i libici musulmani poterono godere dello status di “cittadini italiani libici”, una condizione che garantiva loro numerosi diritti all’interno della colonia.
Con il decreto del 1939 i musulmani delle quattro provincie non erano più “sudditi coloniali”, ma bensì “cittadini italiani libici” con determinati diritti, ad esempio con il diritto di partecipare all’ordinamento sindacale corporativo vigente in Libia.
Inoltre lo stesso decreto istituiva per i Musulmani libici una “cittadinanza italiana speciale”, da conseguire a domanda con particolari requisiti, mantenendosi lo statuto personale e successorio musulmano, e con particolari diritti, come quello di portare le armi e accedere alla carriera militare nei reparti libici, di essere podestà nei municipi libici o consultori nei municipi misti e disimpegnare cariche direttive nelle organizzazioni sindacali.
Contemporaneamente, con questo decreto venne istituita l’Associazione musulmana del littorio con il compito di “curare l’elevazione morale e civile dei nativi musulmani” delle provincie italiane, che avessero acquistato la “cittadinanza italiana speciale”, e furono abolite le preesistenti disposizioni regolanti l’acquisto della piena cittadinanza italiana metropolitana. “Il provvedimento mirava a inserire più intimamente la Libia costiera nella vita della metropoli, in vista anche del popolamento intensivo iniziato con l’immigrazione colonica dal 1937 in poi, e nello stesso tempo dava prova di rispetto per la coscienza religiosa e l’individualità etnica dei Musulmani poiché non chiedeva rinunzie allo statuto personale né insidiava il loro attaccamento ad esso con la lusinga di maggiori diritti e privilegi. La stessa immigrazione metropolitana non suscitò malcontenti per il prestigio di cui godevano i metropolitani, per la prosperità economica che essi apportavano, per le opere di assistenza intese al generale benessere”2.

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Ecco il testo del proclama ufficiale firmato da Italo Balbo:

Italiani della Metropoli!
Italiani Mussulmani* della Libia!
Il 18 marzo dell’Anno XV il DUCE dalla Piazza del Catello di Tripoli vi diceva:
“Fra poco Roma vi farà conoscere con le sue leggi l’interesse che porta al vostro sempre migliore destino”.
Il DUCE ha mantenuto la promessa: questa notte il Gran Consiglio del Fascismo ha proclamato che le quattro province della Libia entrano a far parte del territorio nazionale.
La vecchia colonia scompare: sorge la diciannovesima Regione d’Italia: la Libia.
Il grande avvenimento odierno conclude ventisette anni di intenso lavoro e di feconde opere di civiltà che hanno trasformato nel volto e nello spirito questa terra dove Roma aveva posto il segno del suo illuminato dominio con espressioni di potenza e di bellezza ancor oggi splendenti al sole mediterraneo.

Italiani della Metropoli!
Italiani Mussulmani della Libia!
Esultate per il grande evento che inizia una nuova fase storica e civile e preparatevi con fede rinnovata e virile entusiasmo ai più alti compiti della Libia di domani.
Viva il Re Imperatore!
Via il Duce!

Il Governatore Generale
ITALO BALBO

di Alberto Alpozzi

NOTE
1. L’Italia introdusse le regioni nel suo ordinamento giuridico con la Costituzione della Repubblica Italiana, entrata in vigore il 1º gennaio 1948, con gli articoli 114 e 115
2. Treccani
* Musulmano oppure mussulmano con due s? Leggi QUI

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3 thoughts on “1939. Quando la Libia, non più colonia, divenne la diciannovesima regione d’Italia

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