Nel 1948 Mattia Mininni1 esaminando gli oneri statali alle voci riguardanti la valorizzazione delle colonie, dalle spese di amministrazione agli investimenti indiretti, valutò il capitale pubblico e privato investito negli ultimi 30 anni dall’Italia nei suoi territori africani in 1 miliardo di dollari.
Nel 1940, all’entrata in guerra dell’Italia, in Eritrea operavano 2.198 aziende industriali e 2.690 commerciali, in Somalia rispettivamente 181 e 247 e in Libia 1.321 e 1.683.
Le colonie italiane, infatti, proporzionalmente erano le più ricche di capitali di tutta l’Africa.
Nel quadriennio 1930 e 1934 il commercio marittimo e terrestre delle colonie italiane raggiungeva quasi i 4 miliardi di lire.
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Mininni trasse le seguenti conclusioni:
“Giunti in ritardo in Africa quando le varie potenze europee sì erano già accaparrati i più ricchi territori nonché preminenti posizioni politiche e strategiche, ci siamo dovuti necessariamente accontentare delle briciole del lauto banchetto altrui. E così sono occorsi ingenti sacrifici di ogni genere e l’impegno del capitale e del lavoro nostri per creare quella che è l’attuale realtà economica della Libia, dell’Eritrea e della Somalia, che col nostro aiuto potranno guardare ancora più fiduciosamente all’avvenire.
Effettivamente l’Italia ha fin’oggi tratto dalle sue colonie assai meno di quanto non ha loro dato a piene mani e la nostra opera di colonizzazione è costata miliardi allo Stato, al contribuente italiano e ai privati capitalisti. Il che, oltre tutto, comprova quali benemerenze abbia acquisito il nostro popolo nel compimento di una sacra missione che è stata scevra di qualsiasi calcolo egoistico e di qualsiasi esoso proposito di sfruttamento”.
di Alberto Alpozzi
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1. Mininni Caracciolo dott. Mattia, Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana Data del conferimento: 02/06/1960, su proposta della Presidenza del Consiglio dei Ministri. Curatore nel 1939 del Codice Tributario dell’Africa Italiana.
Fonte: Le nostre colonie sono improduttive?, Affrica – Notiziario dell’Associazione fra le imprese italiane in Africa, 15 Ottobre 1948, pag. 271
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