17 novembre 1924 l’Ufficio Tecnico dei fari di Napoli consegna il modello del faro Crispi

Il 17 novembre 1924 l’Ufficio Tecnico dei fari di Napoli consegnava al Ministero della Marina e a quello delle Colonie il modello del faro Crispi a Capo Guardafui in scala 1:10, modello che era stato prima esposto allo stand della Regia Marina durante la Fiera Campionaria di Napoli.

Il testo che segue è parzialmente estratto dal libro “Il faro di Mussolini”

Nella Somalia italiana il nuovo faro era stato inaugurato il 4 aprile 1924. Il foglio d’ordini n° 82 del Ministero della Marina, all’art. 1 recitava: “Il segnalamento del Capo Guardafui, frutto di accurata preparazione e di rapido e non facile lavoro, è oggi compiuto. Con quest’opera, il nostro Paese assicura alla navigazione internazionale, in uno dei punti più frequentati e pericolosi del traffico mondiale, il faro tante volte richiesto e promesso. In nome di S.E. il Ministro delle Colonie e in nome mio, rivolgo agli organi dipendenti del servizio idrografico e agli ufficiali e agli equipaggi della Regia Nave Marechiaro, che ha seguito il lavoro e della Regia Nave Magnaghi, che vi ha efficacemente contribuito, il plauso più vivo – Il Ministro: Revel”.

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Modello del faro Crispi

In occasione dell’inaugurazione del faro Crispi l’allora Ministro delle Colonie, On. Federzoni, inviò al Ministro della Marina, Thaon di Revel, il seguente telegramma:
“Con sorprendente rapidità, il segnalamento del Capo Guardafui, frutto di lunghi studi e di accurata preparazione, è oggi compiuto, ed attesta, all’estremo lembo orientale dell’Africa, la rinnovata grandezza della nostra nazione […] il governo nazionale fa uscire il nostro Paese da una situazione incresciosa per la quale si trovava di fronte alla navigazione internazionale, per la mancanza del faro, tante volte richiesto e promesso in uno dei punti più frequentati e pericolosi del traffico mondiale”.
Il 9 aprile 1924 La Stampa riportava i telegrammi intercorsi tra il “Duca del mare” Thaon di Revel e il governatore della Somalia Cesare Maria de Vecchi di Val Cismon:
“Da oggi il Capo Guardafui col suo nuovo faro Francesco Crispi sarà la sentinella avanzata della civiltà italica nella importantissima via di comunicazione dei mari asiatici e africani col Mar Rosso e il Mediterraneo. Oggi che per ferrea volontà del Governo nazionale si assicura in quei paraggi l’incolumità alle vie e ai traffici ringrazio V.E. per il valido ausilio dato dall’autorità coloniale al personale della R. Marina ed invio il mio saluto augurale – Revel” .
Da ricordare anche il telegramma, sempre di Revel, inviato invece al Comando della Regia Nave Magnaghi:
“Oggi colla inaugurazione sul tanto temuto Capo Guardafui del faro <Francesco Crispi> Italia assolve annosa necessità navigazione internazionale assicurando coi potenti fasci luminosi del nuovo faro incolumità naviganti e carichi in quello estremo lembo orientale nostra colonia Somala che fu un tempo tomba tante navi. Esprimo mio vivo compiacimento Vossignoria et personale tutto che ha assolto brillantemente arduo compito superando difficoltà ogni natura che parevano insormontabili et invio mio grato saluto augurale”.

Testo estratto da “Il faro di Mussolini” di Alberto Alpozzi. Ordine a ilfarodimussolini@libero.it

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2 thoughts on “17 novembre 1924 l’Ufficio Tecnico dei fari di Napoli consegna il modello del faro Crispi

  1. Invito chi non l’avesse ancora fatto, di acquistare il libro “il faro di Mussolini”. Una lettura interessante e avvincente al pari di “I prigionieri del Sole”.

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