“Alla conquista economica dell’Impero” è un gioco di tracciato con 95 caselle, variante del classico gioco dell’oca. Edito nel settembre 1937 dalle Officine dell’Istituto Italiano di Arti Grafiche Bergamo per celebrare la conquista dell’Etiopia e la Fondazione dell’Impero.
.
ACQUISTA ORA a Euro 13,90 la riproduzione a colori su carta (ripiegata) formato aperto 55×38 cm. del gioco “Alla conquista economica dell’Impero” inviando una mail a ilfarodimussolini@libero.it – SPEDIZIONE GRATUITA
.

.
Durante il fascismo furono numerose le varianti del gioco dell’oca che avevano come protagonista un giovane ed eroico Balilla, impegnato in mirabolanti avventure: da Fiume con D’Annunzio, passando per il Polo con Nobile, all’Africa Orientale per la conquista dell’Impero.
Curiosa era l’associazione tra gli sponsor e l’iconografia littoria: nel caso delle ditte Talmone e Venchi di Torino vi era una cornicetta dove si alternavano i famosi i vecchietti che bevono la cioccolata, con caramelle, biscotti e fasci littori. Oppure nel caso della Santagostino dove l’entrata trionfale di Badoglio in Addis Abeba era preceduta da un lungo percorso dove si alternavano scene di battaglia e inviti all’acquisto dei “supercalzini” appunto della Santagostino e ancora il Tonergil “Erba”, un ricostituente, che sostiene gli sforzi dei giocatori lungo un serpentone tricolore che si snoda da Asmara ad Addis Abeba.
.
GIOCA “ALLA CONQUISTA ECONOMICA DELL’IMPERO” ACQUISTANDO ORA a Euro 13,90 la riproduzione a colori su carta (ripiegata) formato aperto 55×38 cm. del gioco inviando una mail a ilfarodimussolini@libero.it – SPEDIZIONE GRATUITA
.
I primi tavolieri con percorsi suddivisi e numerati risalgono già al XVII secolo. La loro diffusione fu rapida in tutti i paesi europei favorita dalla semplicità delle regole e dalle possibilità quasi infinite di varianti dei disegni e per la funzione simbolica del percorso stesso come metafora della vita, divisa in fasi alternate simbolicamente dalle caselle dei pericoli, dei tranelli e infine delle mete intermedie e finali.
In Italia vennero prodotte in larga scala fino alla seconda guerra mondiale decine di diverse tavole ogni anno con tracciati da percorrere sempre diverse. Nella maggior parte dei casi si trattava di singoli fogli che venivano acquistati nelle edicole o nelle cartolerie a poco prezzo, mentre per le varianti più costose erano allegati anche dadi e pedine.
Ma tutte le tavole riproducevano sempre e comunque il gioco classico dell’oca, trasfigurando tutti gli aspetti della vita reale o fantastica per l’educazione dei bambini. Era quindi inevitabile che questi giochi venissero utilizzati, in una società ancora pre-mediatica, con intenti educativi, pedagogici, pubblicitari e propagandistici.
.
