Sabato 15 ottobre a Tripoli, in Libia, si è tenuta la prima edizione del premio “Arco di Marco Aurelio”, per celebrare la storica amicizia italo-libica.
“Sono davvero lieto del successo della prima edizione della Festa dell’amicizia – ha dichiarato l’ambasciatore d’Italia a Tripoli, Giuseppe Buccino davanti ai 200 intervenuti – organizzata in piena sinergia con le autorità libiche. Una serata di teatro e cultura in un luogo meraviglioso, simbolo dei legami mediterranei, l’Arco di Marco Aurelio. Mi hanno colpito la gioia e l’entusiasmo degli amici libici che grazie alla perfetta organizzazione delle autorità locali hanno potuto vivere la loro città in una splendida sera di fine estate”.
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La location è stata proprio l’arco romano eretto nel 183 d.c. dedicato a Marco Aurelio e restaurato dall’Italia nel 1912, grazie all’archeologo italiano Salvatore Aurigemma, che riportò il piano di calpestio al livello originale, più basso, rispetto all’intera zona, successivamente, in epoca fascista, risistemata dall’architetto Florestano Di Fausto, autore dell’Arco dei Fileni che sulla Balbia segnava il confine tra Tripolitania e Cirenaica.
Il premio, ideato da Mourad al Houni da sempre impegnato nel promuovere i legami culturali tra i Libia e Italia, è stato organizzato dal Dipartimento libico delle antichità, dall’ambasciata d’Italia e dal Municipio di Tripoli con il patrocinio del Consiglio presidenziale.
Sono intervenuti il vicepresidente del Consiglio Abdullah Lafi, il portavoce del Gun “Governo di unità nazionale” Mohamed Hamouda, il sindaco di Tripoli Ibrahimi al Khalifi, la professoressa di Archeologia delle province romane dell’Università Roma Tre Luisa Musso, oltre a funzionari del ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale libico.
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Tra i premiati la fotografa Hiba Shalabi, il traduttore Younes Fannoush, gli archeologi Abdulrahim Saleh Shariff, Mohamed Faraj al Faloos e Bashir Oha.
Ha concluso il suo intervento l’ambasciatore Buccino: “Sono fiducioso che la Giornata dell’amicizia italo-libica venga da oggi celebrata ogni anno, con scambi culturali sempre più intensi, grazie anche alla prossima, completa riapertura dell’Istituto di cultura italiano”.
di Alberto Alpozzi
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