Guerra in Ucraina. ONU: l’Eritrea ha votato contro le sanzioni alla Russia

Ecco la dichiarazione di voto di Amanuel Giorgio Vice Rappresentante Permanente della Missione permanente dell’Eritrea presso le Nazioni Unite Durante l’11ᵃ sessione speciale di emergenza dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite 2 marzo 2022.

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Signor Presidente
L’Eritrea prende la parola per una dichiarazione di voto dopo la votazione sul progetto di risoluzione A/ES-11/L1, dal titolo: “Aggressione Contro l’Ucraina”.
– L’Eritrea crede fermamente che il rispetto per la sovranità, l’integrità territoriale e l’indipendenza politica, come sanciti dalla Carta delle Nazioni Unite, sono principi sacrosanti e dovrebbero essere rispettati da tutti, in qualunque momento, per il raggiungimento di una pace mondiale sostenibile.
– Il voto dell’Eritrea è una dimostrazione della sua posizione intransigente per la pace. La sua posizione è contraria all’internazionalizzazione, retorica incessante e alle imposizioni di sanzioni unilaterali, che purtroppo polarizzano le relazioni internazionali e aggravano la situazione con enormi implicazioni per i civili.
Invece, abbiamo costantemente optato affinché le regioni del mondo ricevessero lo spazio e la solidarietà necessari per affrontare le questioni politiche.

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– La situazione tra Russia e Ucraina desta serie preoccupazioni a livello politico, economico e di sicurezza per le sue ramificazioni in Europa e nel resto del mondo. Questa richiede una soluzione immediata dando più possibilità alla diplomazia. Ci auguriamo che i colloqui in corso tra le due parti al confine bielorusso producano rapidamente un accordo accettabile per fermare la guerra e gettare le basi per la pace nella regione.
L’Eritrea si oppone a tutte le forme di sanzione unilaterale in quanto illegali e controproducenti. L’Eritrea, come un paese che è stata sottoposta a tali misure dall’Occidente per due decenni, comprese nuove serie di misure unilaterali, comprende che le sanzioni non risolvono i problemi di pace e sicurezza. Al contrario, fanno solo male a persone innocenti e minano la strada della pace.
– Sarebbe negligente se non richiamassi l’attenzione sulle notizie inquietanti che i cittadini africani che vivono in Ucraina stanno affrontando difficoltà nell’attraversare i confini. Chiediamo a tutti i Paesi di facilitare passaggi sicuri alle persone in fuga per la sicurezza indipendentemente dalla loro identità razziale.
– Concludo, signor Presidente, ribadendo che l’Eritrea vorrebbe vedere le finestre della diplomazia rimanere aperte. Siamo fiduciosi della capacità delle parti di risolvere le loro divergenze e raggiungere un risultato che soddisfi gli interessi e le preoccupazioni di tutti. Ci auguriamo che la comunità internazionale supporti in modo costruttivo le parti nella loro ricerca di una pace sostenibile.
Grazie

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