
Secondo quanto riportato dai militari dell’Arma, il giovane aveva appena imbrattato, con la scritta “ti amo”, parte della scalinata e della parete del monumento ai Caduti, oltreché la rampa metallica di un vicino scivolo per bambini.
I militari intervenuti in piazza dei Cappuccini, dopo aver identificato il diciassettenne siracusano e documentato il danno arrecato al monumento, lo hanno denunciato a piede libero per deturpamento e imbrattamento aggravato di cose altrui. Il reato venisse confermato prevede la pena della reclusione da tre mesi ad un anno e una ammendata da 1.000 a 3.000 euro.
Non è la prima volta che il monumento del Romanelli subisce atti vandalici, senza contare gli anni di totale abbandono. Triste sorte per la memoria di chi combatté e morì, ascari e italiani, nella guerra d’Etiopia. Ma finché la scuola sarà assente, o peggio insegna ai giovani la nostra storia passata solo attraverso pregiudizi e opinioni distorte non si può pretendere che le nuove generazioni abbiano rispetto della vita e delle opere, in Italia e in Africa, dei proprio nonni.
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Ti mandano a morire per una Patria che se ne frega di te. Che vergogna, speriamo che questo monumento venga valorizzato
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