L’iniziativa del Governo italiano in favore dell’agricoltura e dello sviluppo rurale delle Colonie.
Il Credito Agrario in Somalia fu esercitato dalla
Banca d’Italia e dalla Cassa di Risparmio di Torino.
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Con Regio Decreto 15 agosto 1930 n. 1349 venne istituita presso la filiale di Mogadiscio della Banca d’Italia una sezione di credito agrario per eseguire in tutto il territorio della Somalia le seguenti operazioni di credito:
1) i prestiti ai coltivatori di terreni, sia proprietari che concessionari, per la conduzione delle aziende agrarie, la manipolazione e trasformazione di prodotti, l’acquisto di bestiame, di macchine ed attrezzi agricoli, il pagamento di canoni, affitti ed assicurazioni;
2) le anticipazioni su pegno di prodotti agricoli depositati in luogo di pubblico o privato deposito;
3) i prestiti a favore di enti ed associazioni agrarie per l’acquisto di cose utili alla gestione dell’azienda agraria dei soci, e per anticipazione ai soci in caso di utilizzazione, trasformazione e vendita collettiva dei loro prodotti.
Le opere cominciarono il 31 marzo 1931.
La Banca d’Italia anticipò al Consorzio Agrario somalo nel 1932, con garanzia del Governo (il quale ne pagava anche gli interessi) 1 milione di lire per le cauzioni del noleggio dei piroscafi bananieri. In totale quindi operazioni di credito ammontarono a 5.899.231 lire.
Dal 31 marzo 1931 al 30 aprile 1934, con l’aumento esponenziale dell’esportazione delle banane e di altri prodotti, grazie anche all’entrate sempre maggiori delle aziende agricole ,vi fu una notevole diminuzione delle domande di <<credito di esercizio>>.
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Cassa di Risparmio di Torino.
Per iniziativa del Governo della Somalia, con Decreto Ministeriale 10 giugno 1932 venne istituita a Mogadiscio una filiale della Cassa di Risparmio di Torino, col compito di eseguire operazioni di credito agrario, e con Regio Decreto 7 marzo 1933 n. 452 veniva autorizzata a compiere operazioni di credito agrario di esercizio e miglioramento.
Lo stesso R.D. stabilì che, oltre alle stesse operazioni di esercizio stabilite per la Banca d’Italia, rientravano nei mutui le seguenti operazioni di credito di miglioramento:
1) piantagioni a lungo ciclo e trasformazioni colturali;
2) costruzione di strade poderali;
3) sistemazioni di terreni;
4) costruzione di pozzi, abbeveratoi, recinzioni;
5) costruzione di fabbricati rurali, per alloggio di coltivatori, ricovero di bestiame, lavorazione e conservazione di prodotti;
6) costruzione di impianti idrici e di prosciugamento;
8) acquisto di terreni, affrancazione di canoni e riscatto di debiti per migliorie apportate ai fondi;
9) costruzione e adattamento di fabbricati per uso collettivo di conservazione e distribuzione di merci agricole e per deposito di bestiame.
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di © Maria Giovanna Depalma – Tutti i diritti riservati
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