L’università privata Bocconi è intitolata a Luigi, il primogenito dell’imprenditore milanese Ferdinando Bocconi (1836-1908), proprietario dei magazzini Bocconi (venduti poi a due delle famiglie più ricche di Milano che crearono La Rinascente).Coinvolto nella battaglia insieme alla colonna Dabormida, rimase disperso ad Abba Garima il 1º marzo 1896.
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Dai racconti dei capitani Menarini e Ademollo: Fin verso sera seguì la Brigata Da Bormida. Fece allegramente colazione col Menarini, prima dell’attacco; poi salì su un’altura col tenente Di Giorgio per riconoscere il nemico. Disceso, accompagnò il reggimento Airaghi in tutti gli assalti, a cavallo, sparando vivamente. Mortogli il cavallo, si stese in catena coi soldati, continuando il fuoco. Fu l’unico civile a perdere la vita nella tragica battaglia. Pochi mesi prima era riuscito ad ottenere il visto per recarsi nelle zone della guerra italo-etiopica all’insaputa dei genitori, ma dei quali sfruttò le conoscenze per arrivare fino al Presidente del Consiglio Francesco Crispi.
Alla memoria gli venne conferita la Medaglia d’Argento al Valor Militare con questa motivazione: Ufficiale in congedo, recatosi volontariamente nella Colonia, nella giornata del 1° marzo combatté come semplice soldato nella 2a compagnia del X battaglione “Brigata Da Bormida” e morì valorosamente sulla linea del fuoco. – Adua, 1° marzo 1896.
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L’idea di Bocconi padre, per eternare la memoria del figlio, era di creare una Scuola Superiore di Commercio da aggregarsi al Politecnico di Milano per fornire agli ingegneri una solida base commerciale e per promuovere socialmente i ragionieri attraverso un diploma universitario. Creò così il primo ateneo in Italia a riconoscere la dignità di laurea agli studi di economia.Nell’immagine qui sopra a destra: disegno di Walter Molino per La Domenica del Corriere; si vede Bocconi con il fucile in mano, insieme al fotografo Ledru. Il fotografo si salvò per puro miracolo ma perse tutto il materiale fotografico.

1941 – L’Aula Magna dell’Università Bocconi di Milano
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