“Cara mamma, domani sapremo coprirci di gloria”. 1-4 Maggio 1941, XXXII Btg Guastatori del Genio all’assalto di Tobruk

La sera del 30 aprile 1941 il Tenente Francesco Tuci (Livorno 24/09/1909), comandante della 3ª Compagnia Guastatori “Folgore” scrive alla mamma: “domani sapremo coprirci di gloria”.
Era laureato in chimica ed impiegato in una ditta militarizzata, quindi aveva diritto all’esonero dal servizio militare, ma si arruolò volontario nei guastatori, plasmò la sua 3ª Folgore al Campo dell’Oro di Civitavecchia e la portò all’assalto di Tobruk cadendo alla testa dei suoi guastatori.

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Nella notte i guastatori si avvicinano alle ridotte R-4-5-6-7 (4 e 6 erano in seconda schiera) nell’ovulo di Bir El Medauar: disattivano le mine a strappo, varcano i fossati anti carro, fanno brillare i tubi esplosivi, distruggono reticolati e mine e completano i varchi con le pinze.
Sotto il fuoco di artiglieria e mitragliatrici irrompono nel dispositivo tenuto dalla 9ª Divisione Australiana e conquistano le ridotte.
Sono le nuove forze d’assalto del Genio addestrate a Civitavecchia dal Col. Steiner appena 6 mesi prima e come si vede nell’illustrazione de La Domenica del Corriere nemmeno i giornalisti sanno il loro nome.
Il 4 maggio 1941 il Tenente Francesco Tuci cadeva a Tobruk.

Gli verrà tributata la Medaglia d’Argento al V.M. con la seguente motivazione:


“Esonerato dal servizio militare, chiedeva insistentemente ed otteneva di essere assegnato ad una compagnia guastatori del Genio nella quale profondeva il suo entusiasmo e la sua attività instancabile.
Ricevuto l’ordine di attaccare alcuni fortini bene agguerriti, preparava accuratamente l’azione e, dopo aspro combattimento li conquistava. Contrattaccato da forze preponderanti e sottoposto ad intenso bombardamento di artiglieria, organizzava e dirigeva la difesa, incitando con la parola e l’esempio i guastatori a tenere saldamente l’importante posizione.
Riusciva così a respingere tre volte in cruento corpo a corpo truppe d’assalto avversarie, infliggendo loro gravissime perdite, fino a quando si abbatteva mortalmente colpito da proietto e da arma bianca”.

Tobruk 3-4 maggio 1941.

È l’unico comandante di Compagnia Guastatori morto in combattimento.

di Federico Pirola

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