Ieri il premier etiopico Abiy Ahmed Ali è stato insignito del Nobel per la pace “per i suoi sforzi per raggiungere la pace e la cooperazione internazionale, e in particolare per la sua decisiva iniziativa per risolvere il conflitto di confine con la vicina Eritrea”.
Abiy Ahmed Ali dopo decenni di guerra con la vicina Eritrea ha intrapreso il cammino verso la pace. Ha liberato i prigionieri politici, perseguitato chi viola i diritti umani ed anche fatto da mediatore per il conflitto nel Sudan.

Il 29 luglio scorso, insieme a 23 milioni di suoi connazionali ha piantato, in sole 12 ore, 353 milioni 633 mila e 660 alberi da Nord a Sud dell’Etiopia.
Nella foto vediamo il premier etiopico intento a piantare uno dei 10 miliardi di alberi che ha deciso di disseminare lungo tutto il suo paese il riscaldamento climatico, le cui conseguenze l’Etiopia ha vissuto e vive sulla propria pelle.
Una recente ricerca di Tom Crowther, dell’Università svizzera ETH di Zurigo, ha stimato che si potrebbero eliminare fino a due terzi delle emissioni prodotte dalle attività umane se si coprissero con alberi gli 0,9 miliardi di ettari di terra “disponibile”, escludendo ovviamente le aree coltivate e quelle urbane.
Quella della forestazione è la soluzione “più potente” tra quelle oggi disponibili, ovviamente da affiancare alla riduzione delle emissioni rinunciando alle energie fossili.
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di Alberto Alpozzi
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