Le Medaglie d’Oro della Guerra d’Etiopia 1935-36

Motivazioni ed elenco in ordine alfabetico delle Medaglie d’Oro della Guerra d’Etiopia 
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Alberto AGOSTINI
nato il 10 giugno 1911 a Rosignano Marittimo (Livorno).
Deceduto a Lekempti (A.O.I.) il 27 giugno 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 18 gennaio 1937 (B.U. 1937 disp. 7 pag. 141 e disp. 29 pag. 713) in commutazione della Medaglia d’Argento di cui al R.D. 14 agosto 1936 (B.U. 1936 disp. 37 pag. 620)
1° AVIERE A.A.r.spec. MOTORISTA
In commutazione ferma
Chiedeva volontariamente di partecipare ad ardita e rischiosa impresa aeronautica tendente ad affermare il nostro possesso su lontana regione. Attaccato da soverchianti forze ribelli, anziché cercare scampo e rifugio, si stringeva attorno ai suoi ufficiali, battendosi strenuamente e valorosamente fino all’estremo sacrificio. Mirabile esempio di generoso ardimento, di consapevole fermezza e sentimento del dovere.
 
Lekempti, 27 giugno 1936.
Dalmazio BIRAGO
nato l’11 aprile 1908 a S. Michele (Alessandria).
Deceduto ad Asmara il 20 novembre 1935 in seguito a ferite riportate in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 11 maggio 1936 (B.U. 1936 disp. 20 pag. 306 e B.U. 1937 disp. 9 pag. 179)
SERGENTE A.A.r.spec. MOTORISTA
In rafferma
Motorista mitragliere a bordo di un trimotore in azione di bombardamento e di mitragliamento a volo rasente su dense orde abissine, aveva la coscia sinistra sfra­cellata da una pallottola esplosiva. Ciò nonostante si rifiutava di abbandonare la mitragliatrice continuando a rovesciare ben aggiustate raffiche sul nemico. Consentiva di lasciarsi trasportare in fondo alla fusoliera ed a farsi legare l’arto ferito solo sulla via del ritorno durante il quale continuava la propria opera di motorista scrivendo le avvertenze da seguire per il funzionamento dei motori e inneggiando alla Patria ed alla missione compiuta. A parole di plauso rispondeva di aver compiuto solamente il proprio dovere. Sottoposto ad amputazione dell’arto conservava sino all’estremo cosciente fermezza e virile coraggio invocando i nomi del Re, del Duce e dell’Italia.
 
Cielo di Amba Alagi, Makallè, 18 novembre 1935.
Giorgio BOMBONATI
nato il 25 aprile 1908 a Borgo S. Giorgio (Ferrara).
Deceduto a Lekempti (A.O.I.) il 27 giugno 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 18 gennaio 1937 (B.U. 1937 disp. 7 pag. 141 e disp. 29 pag. 713) in commutazione della Medaglia d’Argento di cui al R.D. 14 agosto 1936 (B.U. 1936 disp. 37 pag. 619)
MARESCIALLO di 3a Cl. A.A.r.n.
Pilota in rafferma
Chiedeva volontariamente di partecipare ad ardita e rischiosa impresa aeronau­tica tendente ad affermare il nostro possesso su lontana regione. Attaccato da sover­chianti forze ribelli, anziché cercare scampo e rifugio, si stringeva attorno ai suoi ufficiali battendosi strenuamente e valorosamente fino all’estremo sacrificio. Mira­bile esempio di generoso ardimento, di consapevole fermezza e sentimento del dovere.
 
Lekempti, 27 giugno 1936.
Mario CALDERINI
nato il 14 ottobre 1885 a Reggio Emilia.
Deceduto a Lekempti (A.O.I.) il 27 giugno 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 14 agosto 1936 (B.U. 1936 disp. 37 pag. 618 e B.U. 1937 disp. 9 pag. 181)
COLONNELLO DI S. M. R. ESERCITO
in S.P.E.
Conscio del pericolo cui andava incontro, ma orgoglioso di essere annoverato tra i pionieri dell’Italia imperiale, chiedeva, con generosa insistenza, di partecipare ad ardita impresa aeronautica intesa ad affermare, col simbolo del tricolore, il domi­nio civile di Roma su lontane contrade non ancora occupate. Minacciato nella notte da orde ribelli, rifiutava la sicura ospitalità di genti amiche e preferiva affrontare con lo scarso manipolo di eroici compagni l’impari combattimento per difendere fino all’estremo sacrificio la bandiera della Patria.
 
Lekempti, 27 giugno 1936.
Fortunato CESARI
nato il 17 marzo 1912 a Galatina (Lecce).
Deceduto presso il lago Uassa (A.O.L) 18 novembre 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO
(alla memoria)
R.D. 24 maggio 1937 (B.U. 1937 disp. 25 pag. 578 e disp. 31 pag. 754)
SOTTOTENENTE A.A.r.n.
Pilota in S P.E.
Ardito pilota da ricognizione strategica, costretto ad atterrare fra nuclei ribelli, durante un volo di ricognizione a grande raggio, riusciva, nonostante ferito nel vio­lento rovesciamento dell’apparecchio a rimettersi subito in piedi per correre in difesa dell’osservatore proiettato lontano ed in gravi condizioni. Solo, contro la turba sel­vaggia di ribelli, difendeva strenuamente col fuoco il compagno esanime fino a quando, crivellato dai proiettili, cadeva dividendo con lui la gloria del martirio. Magnifico esponente delle più alte virtù della razza.
 
Cielo di Uassa, 8 novembre 1936.
Renato CIPRARI
nato il 21 febbraio 1907 a Roma.
Deceduto a Lekempti (A.O.I.) il 27 giugno 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 18 gennaio 1937 (B.U. 1937 disp. 7 pag. 141 e disp. 29 pag. 713) in commutazione della Medaglia d’Argento di cui al R.D. 14 agosto 1936 (B.U. 1936 disp. 37 pag. 619)
SERGENTE A.A.r.spec.
Radiotelegrafista, in Rafferma
Chiedeva volontariamente di partecipare ad ardita e rischiosa impresa aeronau­tica tendente ad affermare il nostro possesso su lontana regione. Attaccato da sover­chianti forze ribelli, anziché cercare scampo e rifugio, si stringeva attorno ai suoi ufficiali, battendosi strenuamente e valorosamente fino all’estremo sacrificio. Mira­bile esempio di generoso ardimento, di consapevole fermezza e sentimento del dovere
 
Lekempti, 27 giugno 1936.
William D’ALTRI
nato il 4 agosto 1913 a Cesena (Forlì).
Deceduto a Lekempti (A.O.I.) il 27 giugno 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 18 gennaio 1937 (B.U. 1937 disp. 7 pag. 141 e disp. 29 pag. 713) in commutazione della Medaglia d’Argento di cui al R.D. 14 agosto 1936 (B.U. 1936 disp. 37 pag. 619)
1° AVIERE A.A.r.spec.
Motorista, in Commutazione ferma
Chiedeva volontariamente di partecipare ad ardita e rischiosa impresa aeronau­tica tendente ad affermare il nostro possesso su lontana regione. Attaccato da sover­chianti forze ribelli, anziché cercare scampo e rifugio, si stringeva attorno ai suoi ufficiali, battendosi strenuamente e valorosamente fino all’estremo sacrifico. Mira­bile esempio di generoso ardimento, di consapevole fermezza e sentimento del dovere
 
Lekempti, 27 giugno 1936.
Umberto DEGLI ESPOSTI
nato il 5 luglio 1908 a Bologna.
Deceduto nel cielo di Addis Abeba il 29 luglio 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 19 aprile 1937 (B.U. 1937 disp. 19 pag. 447 e B.U. 1948 disp. 17 pag. 1126) in commutazione della Medaglia d’Argento di cui al R.D. 26 dicembre 1936 (B.U. 1937 disp. 4 pag. 65)
SOTTOTENENTE A.A.r.n.
Pilota in S.P.E
Volontario in Africa Orientale, pilota di singolare abilità,compiva quale capo equipaggio di plurimotore da bombardamento durante le operazioni sul fronte eritreo e somalo 211 ore di volo sul nemico, prodigandosi costantemente e dovunque con grande valore, sempre volontario in ogni impresa rischiosa dedicava al dovere ogni sua energia, ogni sua virtù. In ogni battaglia portava il contributo della sua azione ardimentosa sfidando i maggiori rischi pur di arrecare grave offesa al nemico. Col­pito il suo apparecchio più volte non rientrava che ad azione ultimata e si gettava in ogni combattimento con tale entusiasmo, impeto travolgente e sprezzo del pericolo da suscitare ammirazione tra tutti i camerati. Successivamente gregario di una for­mazione da bombardamento impegnata nel cielo di Addis Abeba per reprimere un tentativo di rivolta, si abbassava arditamente a volo rasente e scovando forze ribelli le mitragliava e le bombardava inesorabilmente incurante della reazione che durante la superba sfida lo colpiva a morte. Esempio fulgido di eccelse virtù militari.
 
Cielo di: Etiopia, gennaio-luglio 1936 – Cielo di Addis Abeba, 29 luglio 1936.
Alfredo DE LUCA
nato 18 agosto 1909 a Roma.
Deceduto a Duckan (A.O.I.) il 13 agosto 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 25 marzo 1937 (B.U. 1937 disp. 16 pag. 358 e disp. 31 pag. 753)
TENENTE A.A.r.n.
Pilota in S.P.E.
Pilota generoso di apparecchio plurimotore volontario per l’A.O., durante un lungo ciclo operativo si prodigò con ardire sempre osando. Fu di esempio e di sprone a tutti, offrendosi ovunque costantemente per compiere le imprese più rischiose e più ardue. Le principali battaglie impegnate per là conquista dell’impero conobbero il suo coraggio, la sua azione precisa e formidabile di bombardiere esperto e coscien­temente ardito. Partecipò ad un ardito volo che portò i colori nazionali nello Scioa presso la capitale nemica. Compì oltre trenta atterraggi nel cuore della Dancalia e nell’Aussa, sfidando impavido i rischi mortali pur di appoggiare una nostra colonna che si trovava in condizioni particolarmente difficili. Nel cielo di altre regioni, nella ansia generosa di validamente proteggere reparti seriamente minacciati, si prodigava senza limiti in reiterati attacchi, noncurante della reazione nemica, immolando la luminosa giovinezza per il trionfo delle nostre armi e per la grandezza della Patria.
 
Cielo dell’Etiopia, dicembre 1935 – agosto 1936 – Duckan 13 agosto 1936.
Gaetano DEVITOFRANCESCO
nato il 5 aprile 1900 a Grumo Appula (Bari).
Deceduto presso il lago Uassa (A.O.L) l’8 novembre 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 24 maggio 1937 (B.U. 1937 disp. 25 pag. 578 e disp. 31 pag. 754)
TENENTE R.E. FANTERIA
Osservatore, in S.P.E.
Bella figura di soldato e di osservatore di guerra, costretto ad atterrare tra nuclei ribelli durante un volo di ricognizione a grande raggio, non si preoccupava della propria integrità personale nell’immancabile rovescio del velivolo a terra, solo inten­to a colpire duramente il nemico, azionando fino all’ultimo barlume di coscienza la mitragliatrice di bordo contro una turba selvaggia già pronta allo scempio. Proiet­tato fuori dell’apparecchio nell’urto contro il terreno, offriva al martirio il corpo inanimato, solo quando lo spirito invitto aveva raggiunto il cielo degli eroi. Lumi­noso esempio di dedizione al dovere.
 
Cielo di Uassa, 8 novembre 1936
Antonio DRAMMIS de’ DRAMMIS
nato il 12 ottobre 1895 a Brescia.
Deceduto a Lekempti (A.O.I.) il 27 giugno 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 14 agosto 1936 (BG. 1936 disp. 37 pag. 619 e B.U. 1937 disp. 9 pag. 182)
CAPITANO R.E. ARTIGLIERIA
Osservatore, in S.P.E.
Conscio del pericolo cui andava incontro, ma orgoglioso di essere annoverato tra i pionieri dell’Italia imperiale, chiedeva, con generosa insistenza, di partecipare ad ardita impresa aeronautica intesa ad affermare, col simbolo del tricolore, il dominio civile di Roma su lontane contrade non ancora occupate. Minacciato nella notte da orde di ribelli, rifiutava la sicura ospitalità di genti amiche e preferiva affrontare con lo scarso manipolo di eroici compagni l’impari combattimento per difendere fino all’estremo sacrificio la bandiera della Patria.
 
Lekempti, 27 giugno 1936.
 

Filippo FREDA
nato il 27-04-1911 a Chieti
Deceduto Uork Amba (A.O.I), 27 febbraio 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
La data del decreto è in corso di verifica
CAMICIA NERA I Batt. CC.NN. Eritreo

 

Volontario in Africa Orientale chiedeva di essere compreso in un manipolo di CC. NN. per la conquista della Uork Amba. Riuscito ad ottenere l’ambito onore, indirizzava alla madre una commovente sublime lettera, da cui rifulge il suo grande spirito ed il sereno presagio del suo olocausto alla Patria. Per oltre due ore di accanito combattimento seminava la strage tra innumeri orde nemiche. Si difendeva con preciso lancio di bombe a mano da incalzanti nuclei avversari, che tentavano di catturargli la mitragliatrice. Ferito ad una mano, arso dalla sete, si fasciava alla meglio e con calma e disprezzo del pericolo, riprendeva a far fuoco sull’avversario, finché un proiettile non lo colpiva mortalmente alla testa.

Uork Amba, 27 febbraio 1936.

Luigi GABELLI
nato il 3 aprile 1906 a Porcia (Pordenone).
Deceduto a Lekempti (A.O.I.) il 27 giugno 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 14 agosto 1936 (B.U. 1936 disp. 37 pag. 619 e B.U. 1937 disp. 9 pag. 182)
TENENTE A.A.r.n.
Pilota di Complemento
Conscio del pericolo cui andava incontro, ma orgoglioso di essere annoverato tra i pionieri dell’Italia imperiale, chiedeva, con generosa insistenza, di partecipare ad ardita impresa aeronautica intesa ad affermare, col simbolo del tricolore, il dominio civile di Roma su lontane contrade non ancora occupate. Minacciato nella notte da orde ribelli, rifiutava la sicura ospitalità di genti amiche e preferiva affrontare con lo scarso manipolo di eroici compagni l’impari combattimento per difendere fino all’estremo sacrificio la bandiera della Patria.
 
Lekempti, 27 giugno 1936.
Mario GALLI
nato il 30 ottobre 1906 a Sesto San Giovanni (Milano).
Deceduto a Lekempti (A.O.I.) il 27 giugno 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 14 agosto 1936 (B.U. 1936 disp. 37 pag. 619 e B.U. 1937 disp. 9 pag. 182)
CAPITANO A.A.r.n.
Pilota in S P.E.
Conscio del pericolo cui andava incontro, ma orgoglioso di essere annoverato tra i pionieri dell’Italia imperiale, chiedeva, con generosa insistenza, di partecipare ad ardita impresa aeronautica intesa ad affermare, col simbolo del tricolore, il dominio civile di Roma su lontane contrade non ancora occupate. Minacciato nella notte da orde ribelli, rifiutava la sicura ospitalità di genti amiche e preferiva affrontare con lo scarso manipolo di eroici compagni l’impari combattimento per difendere fino all’estremo sacrificio la bandiera della Patria.
 
Lekempti, 27 giugno 1936.
Aurelio LIOTTA
nato il 10 novembre 1886 a S. Agata di Militello (Messina).
Deceduto a Messina il 26 marzo 1948 per malattia
MEDAGLIA D’ORO
R.D. 20 novembre 1939 (B.U. 1939 disp. 52 pag. 1715)
GENERALE DI SQUADRA AEREA
Quale comandante dell’Aeronautica dell’A.O.I., durante le operazioni per l’occu­pazione integrale del territorio dell’impero, assolveva il grave compito con lo slancio del suo temperamento dinamico e generoso, mettendo in luce eccellenti qualità di capo, di organizzatore e di valoroso tra i valorosi. Pilota d’entusiasmo senza pari, sempre primo fra i primi dove più forte era il rischio, più infido era il terreno e più insidiosa la sorpresa, sprezzante delle difficoltà e dei percolo, portava in ogni azione il contributo della sua grande perizia, del ragionato suo coraggio e la forza dell’esempio più sublime. Per meglio collaborare al successo delle operazioni, non esitava a compere atterraggi di fortuna presso comandi di colonne operanti ed in terreni infestati da ribelli. In occasione dell’attentato del 19 febbraio 1937, visto cadere il Viceré gravemente ferito, con generoso impulso, si slanciava audacemente contro gli attentatori con l’intenzione di fare scudo del suo corpo al Viceré ed impe­dire che fosse ulteriormente colpito; ma, nell’attuazione del nobile gesto, una bomba gli maciullava una gamba e lo feriva gravemente in altre parti del corpo. Prima di abbandonarsi alle cure necessarie, sopportando con vero stoicismo le atroci sofferenze delle mutilazioni subite, impartiva al Capo di Stato Maggiore gli ordini per l’imme­diato intervento degli apparecchi sul cielo della capitale per parare ad eventuali ulteriori sviluppi del’1’attentato.
Esempio luminoso di altissimo senso del dovere, di nobile spirito di sacrificio e di ragionato coraggio.
 
Africa Orientale Italiana, settembre 1936 – febbraio 1937.
Antonio LOCATELLI
nato il 19 aprile 1895 a Bergamo.
Deceduto a Lekempti (A.O.I.) il 27 giugno 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA DORO
R.D. 15 marzo 1937 (B.U. 1937 disp. 16 pag. 343 e disp. 31 pag. 752)
MAGGIORE A.A.r.n.
Pilota di Complemento
Portava nella guerra per la conquista dell’impero etiopico lo spirito leggendario di puro eroismo degli aviatori della grande guerra. Esempio luminoso alle giovani generazioni.
 
Cielo della Somalia, gennaio-maggio 1936.
Vincenzo MAGLIOCCO
nato il 1° gennaio 1893 a Palermo.
Deceduto a Lekempti (A.O.I.) il 27 giugno 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 14 agosto 1936 (B.U. 1936 disp. 37 pag. 618 e B.U. 1937 disp. 9 pag. 181)
GENERALE DI BRIGATA AEREA
Conscio del pericolo cui andava incontro, ma orgoglioso di essere annoverato tra i pionieri dell’Italia imperiale, chiedeva, con generosa insistenza, di partecipare ad ardita impresa aeronautica intesa ad affermare, col simbolo del tricolore, il dominio civile di Roma su lontane contrade non ancora occupate. Minacciato nella notte da orde ribelli, rifiutava la sicura ospitalità di genti amiche e preferiva affrontare con lo scarso manipolo di eroici compagni l’impari combattimento per difendere fino all’estremo sacrificio la bandiera della Patria.
 
Lekempti, 27 ,giugno 1936.
Giulio MALENZA
nato il 18 agosto 1915 a Montorso (Vicenza).
Deceduto a Lekempti (A.O.I.) il 27 giugno 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 18 gennaio 1937 (B.U. 1937 disp. 7 pag. 142 e disp. 29 pag. 713) in commutazione della Medaglia d’Argento di cui al R.D. 14 agosto 1936 (B.U. 1936 disp. 37 pag. 620)
AVIERE SCELTO A.A.r.spec.
Radiotelegrafista, in breve ferma
Chiedeva volontariamente di partecipare ad ardita e rischiosa impresa aeronau­tica tendente ad affermare il nostro possesso su lontana regione. Attaccato da sover­chianti forze ribelli, anziché cercare scampo e rifugio, si stringeva attorno ai suoi ufficiali battendosi strenuamente e valorosamente fino all’estremo sacrificio. Mira­bile esempio di generoso ardimento, di consapevole fermezza e sentimento del dovere.
 
Lekemptì, 27 giugno 1936.
Tito MINNITI
nato il 31 luglio 1909 a Placanica (Reggio Calabria).
Deceduto presso Dagabur (Somalia) il 26 dicembre 1935 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 11 maggio 1936 (B.U. 1936 disp. 20 pag. 303 e B.U. 1937 disp. 9 pag. 179)
SOTTOTENENTE A.A.r.n.
Pilota di Complemento
Ardito e provetto pilota, in lunghi voli, di ricognizione sul territorio avversario, dava costante prova di tenacia fermezza e sprezzo del pericolo. Portava per primo, nei giorni 21 e 26 novembre 1935, l’Ala tricolore nel cielo di Giggiga e Harrar ulti­mando e portando a compimento la sua ardita missione nonostante le proibitive con­dizioni atmosferiche. Il giorno 26 dicembre, partito in volo dal campo di Gorrahei per una ricognizione su Dagabur, veniva colpito all’apparecchio da violento fuoco di reazione antiaerea che lo costringeva ad atterrare nelle linee nemiche. Anziché sottomettersi ad una massa imbaldanzita, accorsa per catturarlo, affiancatosi al suo sottufficiale, preferiva, ingaggiare una titanica ed indomita lotta. Soverchiato dal numero e dalla ferocia del barbaro nemico, perdeva gloriosamente la vita. Fulgido esempio di elevate virtù militari, fiero spirito di sacrificio e di italico indomito valore.
 
Dagabur, 26 dicembre 1935.
Ivo OLIVETI
nato il 27 ottobre 1895 a Borghi (Forlì).
Deceduto presso Axum (A.O.I.) il 3 marzo 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 11 maggio 1936 (B.U. 1936 d`sp. 20 pag. 306 e B.U. 1937 disp. 9 pag. 179)
TENENTE COLONNELLO A.A.r.n.
Pilota di Complemento
Intrepido valorosissimo pilota, tre volte decorato durante la guerra mondiale, riprendeva volontariamente il proprio posto di combattimento, per l’impresa africana. Durante un inseguimento del nemico, verso il Tacazzè, sviluppatosi a bordo dell’appa­recchio da bombardamento, al suo comando, un improvviso incendio, con serena cosciente valutazione del dovere di comandante, disponeva per il salvataggio con il paracadute, idei compagni di volo. Rimasto ultimo a bordo, non più in tempo per salvarsi precipitava con l’apparecchio in fiamme.
Purissimo esempio di sublime sacrificio.
 
Cielo di Scirè, 3 marzo 1936.
Gastone PISONI
nato il 29 agosto 1906 a Milano.
Deceduto presso Neghelli (A.O.I.) il 20 gennaio 1936 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 15 ottobre 1936 (B.U. 1936 suppl. 7 pag. 22 e B.U. 1937 disp. 9 pag. 182) in commutazione
della Medaglia d’Argento di cui al R.D. 11 maggio 1936 (B.U. 1936 disp. 21 pag. 348)
SOTTOTENENTE A.A.r.n.
Pilota di Complemento
Ufficiale pilota, generoso ed ardimentoso, volontario per l’Africa Orientale, chie­deva insistentemente di partecipare a voli di guerra. Durante un bombardamento, ferito l’osservatore dal fuoco contraereo nemico portava a termine il compito affida­togli, mantenendo il posto in formazione. Quando il ferito si abbatteva svenuto sulla leva di comando provocando l’imbardata dell’apparecchio, rinunciava alla sicura salvezza offerta dal paracadute, cercando fino all’ultimo istante di salvare la vita al compagno di volo e trovando splendida morte nell’eroico tentativo. Esempio fulgi­dissimo di cosciente coraggio e di alte virtù militari.
 
Cielo di Neghelli, 20 gennaio 1936.
Adolfo PRASSO
nato il 5 marzo 1905 a Addis Abeba (A.O.I.)
Deceduto a Lekempti (A.O.L) il 27 giugno 1935 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 14 agosto 1936 (B.U. 1936 disp. 37 pag. 619 e B.U. 1937 disp. 9 pag. 181)
INGEGNERE
Conscio del pericolo cui andava incontro, ma orgoglioso di essere annoverato tra i pionieri dell’Italia imperiale, chiedeva, con generosa insistenza, di partecipare ad ardita impresa aeronautica intesa ad affermare, col simbolo del tricolore, il dominio civile di Roma su lontane contrade non ancora occupate. Minacciato nella notte da orde ribelli, rifiutava la sicura ospitalità di genti amache e preferiva affrontare con lo scarso manipolo di eroici compagni l’impari combattimento per difendere fino all’estremo sacrificio la bandiera della Patria.
 
Lekempti, 27 giugno 1936.
Salvatore SASSI
nato il 10 gennaio 1910 a Lecco (Como).
Deceduto a Noari (Mored – A.O.I.) il 2 giugno 1937 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 2 settembre 1938 (B.U. 1938 disp. 41 pag. 1200)
SOTTOTENENTE A.A.r.n.
Pilota in S.P.E.
Pilota abile ed entusiasta, di provato valore, in importante azione contro munite posizioni ribelli, avendo spinto l’offesa oltre ogni audacia era costretto a discendere per avaria prodotta all’apparecchio da reazione contraerea, fra quelle stesse orde che con fuoco e piombo infallibile aveva duramente battute. Portati a terra incolumi equipaggio ed apparecchio, con abile manovra non turbata dalla tragicità del momen­to, organizzava ed attuava l’estrema difesa incitando l’equipaggio alla resistenza ad oltranza, finché sopraffatto dal nemico, cadeva con le armi in pugno immolando eroi­camente la sua giovane esistenza.
 
Endertà, 2 giugno 1937.
Mario TADINI
nato il 9 ottobre 1914 a Castano Primo (Milano).
Deceduto a Quoram 11 18 marzo 1936 in seguito a ferite riportate in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 27 aprile 1943 (B.U. 1937 disp. 18 pag. 412 e B.U. 1943 disp. 26 pag. 1606 e B.U. 1948 disp. 17 pag. 1126) in commutazione della Medaglia d’Argento di cui al R.D. 14 maggio 1936 (B.U. 1936 disp. 21 pag. 349)
AVIERE SCELTO A.A.r.spec.
Aiuto Motorista, in breve ferma
Durante un’azione aerea di bombardamento, rimasti feriti il proprio Ufficiale pilota ed altri due uomini dell’equipaggio, raggiunto in pieno da un proiettile di artiglieria avversaria che gli troncava una gamba e .produceva larghi squarci ai ser­batoi del carburante, ricusava ogni amorosa assistenza e sollecitava i propri camerati perché avessero soprattutto cura del loro Ufficiale. Raccolte in estremo sforzo le proprie energie, strappato un lembo della propria tenuta di lavoro, riusciva ad effettuare un tamponamento di fortuna al serbatoio centrale assicurando per tal modo l’alimentazione dei motori e la salvezza dell’equipaggio e del materiale di volo. Nella medicazione a terra sopportava con stoica fermezza il tormento della ferita e, conscio dell’imminente fine, dedicava l’ultimo anelito della propria generosa esistenza all’invocazione dell’Italia vittoriosa, lieto di aver offerto in olocausto la propria vita per la gloria del Re, della Patria, del Duce, dell’Arma.
 
Cielo di Quoram, Ascianghì, 18 marzo 1936.
Luigi VASCHI
nato il 22 aprile 1899 a Scorzarolo di Borgoforte (Mantova).
Deceduto ad Enda Selassiè (A.O.I.) il 23 dicembre 1935 in azione di guerra
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 10 giugno 1937 (B.U. 1937 dsp. 27 pccg. 645 e disp. 31 pag. 754)
MARESCIALLO 1a Cl. A.A.r.n.
Pilota, raffermato
Pilota di monoposto da caccia, in azione di mitragliamento del nemico in fuga, atterrava volontariamente presso un aereo della propria squadriglia, abbattuto dal­la fuciliera in località percorsa dall’avversario, nell’intento di prendere a bordo il pilota incolume e sottrarlo alle gravi conseguenze della cattura. Impossibilitato a ripartire per le avarie subite nell’atterraggio, tentava, insieme al camerata, di rag­giungere la zona occupata dalle nostre truppe. Per tre giorni riusciva ad aprirsi eroicamente la via del ritorno, eludendo le ricerche di giorno e combattendo di notte, finché premuto e circondato da ogni parte cadeva con il proprio camerata dopo strenua difesa contro il nemico numeroso e ben armato, irritato ed ammirato insieme della manifestazione di tanto eroismo. Esempio di insuperabile dedizione al più elevato e nobile senso di cameratismo.
 
Selaclacà, Beles, 25-28 dicembre 1935
Livio ZANNONI
nato 1’11 ottobre 1909 a Faenza (Ravenna).
Trucidato dai ribelli presso Dagabur (Somalia) il 26 dicembre 1935
MEDAGLIA D’ORO (alla memoria)
R.D. 11 maggio 1936 (B.U. 1936 disp. 20 pag. 306 e B.U. 1937 disp. 9 pag. 179)
SERGENTE A.A.r.spec.
Fotografo, in Rafferma
Sottufficiale fotografo provetto e di rara capacità, offrivasi in ogni contingenza entusiasticamente per effettuare ardite ricognizioni e voli su territorio nemico. Il giorno 26 dicembre, partito in volo dal campo di Gorrahei per eseguire una ricogni­zione fotografica su Dagabur, essendo stato l’apparecchio colpito da violento fuoco di reazione antiarea, che lo costringeva ad atterrare nelle linee nemiche, anziché sottomettersi a soverchiante massa nemica accorsa baldanzosa per catturarlo, imbrac­ciava la mitragliatrice, e, affiancatosi al suo ufficiale pilota, ingaggiava una titanica lotta. Rimasto isolato dal suo ufficiale, anziché cedere al nemico, preferiva continuare nell’impari lotta, finché, soverchiato, trovava morte gloriosa. Fulgido esempio di elevate virtù militari e di fiero e nobile spirito di abnegazione.
 
Dagabur, 26 dicembre 1935.

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