
Ahmed Moalin Ali, agente di polizia, ha dichiarato che “l’esplosione è avvenuta vicino al centro commerciale di Mogadiscio e ha causato morte e distruzione: nove civili sono stati confermati morti e molti altri sono rimasti feriti. I terroristi hanno parcheggiato un veicolo carico di esplosivo nelle vicinanze del centro commerciale per uccidere civili innocenti”.
Alcune delle vittime sono morte a causa del crollo di un’edificio a seguito dell’esplosione.
Sebbene non ci sia stata ancora la rivendicazione dell’attentato, lo stile è sempre quello del gruppo integralista Al-Shabab, autore di regolari attacchi in città ogni settimana, con una media di 100 morti al mese.
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AGGIORNAMENTO 5 febbraio – Poche ore dopo la strage il movimento islamista somalo Al-Shebab ha rivendicato l’attentato di Mogadiscio. “L’esplosione ha preso di mira il ristorante Bandir dove si stava tenendo una riunione tra funzionari del comune di Mogadiscio e ufficiali degli apparati di intelligence”, ha dichiarato un portavoce degli Shabab in una dichiarazione riportata dal sito “Somalimemo” ritenuto vicino al movimento islamista.