Dopo la storica fondazione dell’Impero del 1936 il Ministero dell’Africa Italiana, per incentivare la colonizzazione demografica dei nuovi territori conquistati in Etiopia, costituì gli enti “Veneto d’Etiopia”, nel territorio dei Galla e Sidama del Gimma, “Puglia d’Etiopia” in Harar e “Romagna d’Etiopia”, nel territorio Amara dello Uogherà.

Quest’ultimo in particolare, destinato ai romagnoli, fu costituito nel 1937 con R.D.L. n° 2300 del 6 dicembre. La sua fondazione avvenne a Predappio, città natale di Benito Mussolini, con una solenne cerimonia il 22 marzo 1938 che accompagnò la partenza del primo gruppo di coloni che si imbarcarono al porto di Napoli il 9 dicembre.
Presidente del nuovo ente fu il forlivese ing. Arnaldo Fuzzi, mentre il Direttore Generale fu il riminese Guido Maria Savini, amico dell’arch. Amerigo Bandiera che incaricò nel 1938 di sviluppare il progetto per una “Predappio d’Etiopia”.

Si legge in un articolo de “Il Resto del Carlino” del 24 febbraio 1938: “Davanti al cantiere n° 5 di Dabat, a ridosso di un bellissimo ponte, è una leggera collina sulla quale verrà costruito, in omaggio al fondatore dell’Impero, il primo centro abitato di “Romagna d’Etiopia” e cioè “Predappio d’Etiopia” che avrà la sua sua chiesa per onorare la Madre del Duce”.

Infatti è possibile individuare, grazie alle immagini satellitari, a nord-est di Dabat, in Etiopia, l’impianto di un piccolo centro abitato a forma di semicerchio, con una serie piccoli edifici al suo interno. Questa traccia rimasta nel tempo corrisponde perfettamente all’impianto urbanistico progettato dall’arch. Bandiera.

La nuova Predappio non venne mai terminata a causa dell’inizio della seconda guerra mondiale che ne interruppe i lavori.