L’ISIS, lo Stato Islamico, ha rivendicato il primo attentato avvenuto lo scorso 24 maggio a Bosaso, nel Puntland, regione semiautonoma della Somalia affacciante sul golfo di Aden.
Un attentatore suicida si è fatto esplodere provocando la morte di 4 civili e di 1 poliziotto, ferendo 12 persone. L’uomo era stato fermato ad un check-point prima che raggiungesse un’hotel obiettivo del suo attacco.

“In un’area come questa, aperta a traffici di diversa natura, è stato probabilmente facile per lo Stato Islamico impiantarsi” prosegue Monsignor Bertin.
Tra marzo e aprile nella zona si è anche registrata una ripresa della pirateria con nuovi attacchi a mercantili al largo delle coste della Somalia: “Può darsi che tra l’installazione dello Stato Islamico nel Puntland e la ripresa delle incursioni dei pirati somali vi sia qualche relazione, ma non è detto” ha commentato il Vescovo.
Infatti gli analisti ritengono che il ritorno della pirateria sia dovuto non solo alla siccità e alla carestia ma alla recente influenza dello Stato Islamico nel Corno d’Africa e al drastico ridimensionamento delle navi militari impegnate nel golfo di Aden, molte delle quali sono state ridislocate nel Mediterraneo per far fronte alla crisi dei migranti.
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di © Alberto Alpozzi – Tutti i diritti riservati
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