Il paracadutista Renzo Polifroni, classe 1973, partecipò nel 1993 alla missione IBIS in Somalia e fu insignito della Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito per aver salvato molti commilitoni nella battaglia di Mogadiscio del 2 luglio 1993, nota come “Battaglia del pastificio” o “Check point Pasta”.
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Ieri, 4 novembre, a Gorla Maggiore davanti al rinnovato monumento dei Marinai il sindaco Pietro Zappamiglio ha celebrato il concittadino Renzo Polifroni insignindolo di una benemerenza civica.
Di seguito la motivazione della medaglia d’argento conferita nel 1993:
“Paracadutista di leva, facente parte del contingente militare italiano ‘Ibis’ impegnato nell’operazione umanitaria ONU di ‘Peace Keeping’, in Somalia, il 2 luglio 1993 partecipava con il 183 reggimento paracadutisti ‘Nembo’ in qualità di pilota VCC, all’operazione ‘Canguro 11′ che prevedeva il rastrellamento di un quartiere della città di Mogadiscio. Coinvolto nei successivi combattimenti proditoriamente condotti da miliziani somali contro le forze italiane, si distingueva per il coraggio, la prontezza e la perizia con cui acquisiva, sotto un’intensa reazione avversaria, la posizione più idonea per un efficace impiego dell’armamento di bordo. Mentre con il proprio carro si accingeva a raggiungere nuovamente la zona degli scontri dopo aver provveduto alla evacuazione di alcuni militari rimasti feriti, resosi conto che l’ufficiale capo carro era stato gravemente colpito da un cecchino somalo, assumeva con lucida risolutezza l’iniziativa e riusciva a ricongiungersi con il reparto. Ivi giunto veniva incaricato di effettuare un ulteriore sgombero di feriti e, incurante dei rischi personali a cui andava incontro per l’incessante fuoco nemico, assolveva con immutata determinazione il compito assegnatogli. Chiaro esempio di ammirevole altruismo, elevato senso del dovere e non comune sprezzo del pericolo”. – Mogadiscio (Somalia), 2 luglio 1993
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Fonte Varesenews.it
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