CURZIO MALAPARTE in “Battibecco”, 1953-1957
Non so se la potenza del lavoro tedesco costituisca un pericolo per l’Europa di domani. Ma so che non v’è, oggi, paese del mondo (compresa l’America) che possa tener testa alla Germania (in senso, naturalmente, relativo) in fatto di ritmo e qualità di produzione industriale.
Gli americani ed Eisenhower per primo ne sono profondamente impressionati e, aggiungo, compiaciuti.
Se Hitler non avesse scatenato la sua stupida, odiosa, guerra, oggi la Germania sarebbe, pacificamente, la padrona d’Europa.
C’è quasi (mi si consenta il paradosso) da «ringraziare» Hitler dell’enorme errore commesso. Ma questo «ringraziamento» si gela sulle labbra, quando si rifletta che, seguitando di questo passo, la Germania, fra una decina d’anni, sarà pacificamente la padrona di un’Europa divisa, stremata dalle lotte politiche e sociali, dalla cattiva amministrazione, e dalla fatale inerzia dei governi e dei popoli.
Parlavo l’altro giorno con un grosso industriale della Ruhr.
«Probabilmente», mi diceva, «la funzione della Germania nell’Europa di domani, sarà quella di ristabilire l’ordine, forse per conto dell’ONU, nei paesi europei disgregati dal comunismo, e in preda all’anarchia e al caos».
«Lei vuol dire che la Germania non avrà bisogno di far la guerra per occupare l’Europa. Occuperà l’Europa per garantire l’ordine sociale e la pace».
«Esatto», disse.
«E il sogno dell’Europa unita?» gli domandai.
«Non sarà più un sogno, sarà una triste realtà», mi rispose non senza ironia.
C’è quasi (mi si consenta il paradosso) da «ringraziare» Hitler dell’enorme errore commesso. Ma questo «ringraziamento» si gela sulle labbra, quando si rifletta che, seguitando di questo passo, la Germania, fra una decina d’anni, sarà pacificamente la padrona di un’Europa divisa, stremata dalle lotte politiche e sociali, dalla cattiva amministrazione, e dalla fatale inerzia dei governi e dei popoli.
Parlavo l’altro giorno con un grosso industriale della Ruhr.
«Probabilmente», mi diceva, «la funzione della Germania nell’Europa di domani, sarà quella di ristabilire l’ordine, forse per conto dell’ONU, nei paesi europei disgregati dal comunismo, e in preda all’anarchia e al caos».
«Lei vuol dire che la Germania non avrà bisogno di far la guerra per occupare l’Europa. Occuperà l’Europa per garantire l’ordine sociale e la pace».
«Esatto», disse.
«E il sogno dell’Europa unita?» gli domandai.
«Non sarà più un sogno, sarà una triste realtà», mi rispose non senza ironia.
.
ISCRIVITI AL CANALE TELEGRAM “ITALIA COLONIALE” PER RICEVERE TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
Questa di oggi però è la Germania delle banche e non di certo quella di Hitler che avrebbe voluto si una grande Europa basata su un’economia umana, senza speculazione finanziaria, con una banca di stato e che avrebbe garantito molto di più una società fiorente. Sappiamo però come è finita e in che società consumistica, inquinata e tossica viviamo 🙂
PS: sempre un piacere leggere gli articoli di italiacoloniale
"Mi piace""Mi piace"