Missione in Somalia: concluso il secondo corso Genio Militare – I militari italiani in missione in Somalia hanno concluso un nuovo addestramento per 20 militari dell’Esercito Nazionale Somalo
Il 31 marzo scorso, presso il “General Dhagabadan Training Centre” (GDTC) di Mogadiscio si è svolta la cerimonia di chiusura del 2° Combat Engineering Course, organizzato e condotto dal personale dell’European Union Training Mission Somalia (EUTM-S), Missione Addestrativa a guida italiana.
Le capacità acquisite
Venti soldati dell’Esercito Nazionale Somalo (Somali National Army – SNA), appartenenti al 32° Engineering Battalion, hanno completato con successo le diverse fasi dell’attività, sviluppata nell’arco di quattro settimane da parte di trainers italiani, acquisendo le conoscenze e le abilità di base nella costruzione di ostacoli per le manovre tattiche, nell’impostare una posizione difensiva e nella conoscenza dei dispositivi esplosivi improvvisati (IED). Questi ultimi, ancora oggi, rappresentano una delle armi più devastanti impiegate dai fondamentalisti islamici presenti sul territorio del Corno d’Africa per seminare il terrore, anche tra la popolazione civile, allo scopo di destabilizzare il Governo Federale della Somalia ed imporre la propria religione estremistica.
Le autorità intervenute
Il Mission Force Commander di EUTM-S, Generale di Brigata Pietro Addis, unitamente al Capo del Dipartimento del Genio dell’SNA, Brigadier Generale Omar Jama, al Comandante del GDTC, Brigadier Generale Mohamed Mohamud Saney ed al Comandante del 32° Engineering Battalion, Colonnello Ahmed Shire Warsame, hanno preso parte all’evento.
Il mandato della missione EUTM
L’erogazione di tale corso è pienamente conforme al quinto mandato dell’EUTM-S, entro il quale, il passaggio dall’addestramento individuale a quello rivolto ad unità organiche, è stato il principale cambiamento rispetto al precedente. Questo tipo di attività formativa, inoltre, non solo contribuisce efficacemente alla Security Sector Reform (SSR) della Somalia ma, grazie all’intrinseco concetto di “dual use”, rappresenta un ulteriore strumento a disposizione delle forze di sicurezza somale per incrementare la capacità di protezione in favore della popolazione civile.
Il Contributo italiano
Attualmente le Forze Armate contribuiscono alla missione in Somalia con 123 militari e 20 mezzi terrestri, impiegati in vari ambiti, da quello principale dell’addestramento delle Forze Armate somale alla sicurezza dei movimenti e del contingente, dal supporto logistico e amministrativo a quello di staff del Comandante.
Fonte Difesa.it