Da una nota dello Stato Maggiore della Difesa: “Continua la missione militare in Niger. La missione si svilupperà in pieno accordo con le Autorità locali.”
La missione militare italiana in Niger si svilupperà progressivamente nel corso del 2018, prevedendo un impiego di personale fino a 120 unità nel primo semestre e fino a un massimo di 470 unità entro la fine dell’anno. L’Italia parteciperà, altresì, alla missione con 130 mezzi terresti e 2 mezzi aerei. Il fabbisogno finanziario per l’anno in corso pari a Euro 49.482.101.

Non ci sono quindi ipotesi di ritiro del personale militare italiano. La missione si svilupperà in pieno accordo con le Autorità locali.
La dimensione numerica massima della missione è quella stabilita dal Parlamento, comprensiva dell’aliquota destinata al supporto logistico e sanitario, e sarà modulata in base alla situazione del teatro operativo e alle esigenze addestrative da soddisfare.
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Dal sito della Camera “Autorizzazione e proroga di missioni internazionali per l’anno 2018”: la scheda n. 2 (2018) riguarda la partecipazione, dal 1° gennaio 2018 al 30 settembre 2018, di personale militare alla missione bilaterale di supporto nella Repubblica del Niger (con area geografica di intervento allargata anche a Mauritania, Nigeria e Benin), il cui obiettivo è focalizzato sull’incremento di capacità volte al contrasto del fenomeno dei traffici illegali e delle minacce alla sicurzza, nell’ambito di uno sforzo congiunto europeo e statunitense per la stabilizzazione dell’area e il rafforzamento delle capacità di controllo del territorio da parte delle autorità nigerine e dei Paesi del c.d. GS Sahel. La missione è intesa, altresì, a fornire supporto alle attività di sorveglianza delle frontiere e del territorio e a supportare la componente aerea della Repubblica del Niger.
La base giuridica della nuova missione è da riferire alla risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n. 2359 del 2017 e all’accordo bilaterale Italia Niger del 1° novembre del 2017.
Per quanto concerne i termini della partecipazione italiana alla missione la relativa scheda analitica fa presente che la missione si svilupperà progressivamente nel corso dell’anno, prevedendo un impiego di personale fino a 120 unità nel primo semestre e fino a un massimo di 470 unità entro la fine dell’anno. L’Italia parteciperà, altresì, alla missione con 130 mezzi terresti e due mezzi aerei.
Il contingente del personale comprenderà un gruppo destinato alle operazioni di ricognizione e comando e controllo, un gruppo di addestratori, da impiegare anche presso il Defense College in Mauritania, un team sanitario, personale del genio per lavori infrastrutturali, squadra rilevazioni contro minacce chimichebiologiche- radiologiche-nucleari (CBRN), unità di supporto; unità di force protection; unità per raccolta informativa, sorveglianza e ricognizione a supporto delle operazioni (ISR).
In relazione al fabbisogno finanziario della missione si segnala che la scheda n. 2 (2018) stima il “fabbisogno finanziario per l’anno in corso” pari a euro 30.050.995. Al riguardo, si osserva che la relazione tecnica riferita alla missione in esame considera il richiamato importo (30.050.995) imputabile ai primi nove mesi del 2018 ritenendo, viceversa, il fabbisogno finanziario per l’anno in corso pari a euro 49.482.101.