La Littizzetto fa “cagarissimo” in storia. Offende i soldati italiani e ride

Luciana Littizzetto fa “cagarissimo” (cit.) in storia. Nel suo intervento da Fazio offende la memoria degli soldati italiani e se la ride. Ma non stupisce che una comica sia a digiuno di nozioni base della cultura nazionale: il suo lavoro non è insegnare, ma far ridere.
Peccato non riesca nemmeno più farci sorridere. Ma allora a cosa serve la Littizzetto?
A offendere.
L’altra sera, ospite fissa, dell’amico Fabio Fazio a “Che tempo che fa” ha declamato una sua letterina all’indirizzo della presidente dell’Unione Europea Ursula von der Leyen in riferimento al riarmo offendendo l’Esercito italiano. E come lo ha fatto? Ignorando la storia e trasformandola in pettegolezzo.

ISCRIVITI AL CANALE TELEGRAM “ITALIA COLONIALE” PER RICEVERE TUTTI GLI AGGIORNAMENTI

Ecco qui l’infelice intervento:
«Noi italiani non siamo capaci di fare la guerra, facciamo cagarissimo […] se sfogli i libri di storia sono di più le volte che abbiamo perso di quelle che abbiamo vinto – Ursula – e Caporetto, e la campagna di Grecia, e la campagna di Russia, senza contare la Seconda Guerra Mondiale, dove sono morti più di seicentomila italiani […] qui in Italia non abbiamo neanche più la leva obbligatoria, i ragazzi figurati se sanno maneggiare un bazooka, al massimo sanno muovere il joystick della Play, e per loro i cannoni sono solo quelli da fumare…»
La Littizzitto ha l’ardire di scrivere nella sua letterina “se sfogli i libri di storia”. Ecco, non lo dica, lo faccia anche. Alle volte leggere potrebbe curare la logorrea e limitare le figuracce.
Nei libri di storia e nei fatti, l’Italia (o meglio il Regno d’Italia) ha vinto tutte le guerre che ha combattuto ad eccezione di una, l’ultima: la Seconda Guerra Mondiale.
L’Italia infatti ha vinto la guerra italo-turca (1912), la Prima Guerra Mondiale (1918), la guerra d’Etiopia (1936) e la Guerra di Spagna (1939).
La comica torinese, artatamente cita la battaglia di Caporetto, ma si guarda bene dal ricordare la vittoria della battaglia di Vittorio Veneto. Sorvola ovviamente sul fatto che Caporetto fu un episodio di una guerra che l’Italia vinse: la Prima Guerra Mondiale.
Poi, come ogni buon messia fa i miracoli. Gesù moltiplicò i pesci, lei moltiplica le guerre: “e la campagna di Grecia, e la campagna di Russia, senza contare la Seconda Guerra Mondiale”. La guerra è sempre la medesima. Ed è l’unica perduta.
Sbaglia anche il numero dei morti. Nella Seconda Guerra Mondiale i morti italiani non furono, come dice, “più di seicentomila” bensì 330.000 (più 85.000 civili). Furono invece 650.000 i caduti della Prima Guerra Mondiale. La Prima, non la Seconda. La guerra che abbiamo vinto.
La Littizzetto dovrebbe proprio leggerlo un libro di storia e non solo sfogliarlo, come suggerisce. (E i suoi autori almeno usare Google per scriverle le “letterine”).
È indubbio che per far ridere alle volte basti essere ridicoli, ma a tutto c’è un limite.
La storia e la dignità della propria nazione sono cose serie e come tali vanno trattate.
Curzio Malaparte ne “La pelle” scriveva: «L’8 settembre 1943, quando avevamo dovuto buttare le nostre armi e le nostre bandiere ai piedi dei vincitori (…) v’erano anche le bandiere di Vittorio Veneto, di Trieste, di Fiume, di Zara, dell’Etiopia, della guerra di Spagna. Erano bandiere gloriose, fra le più gloriose della terra e del mare.
Perché dovrebbero essere gloriose soltanto le bandiere inglesi, americane, russe, francesi, spagnole? Anche le bandiere italiane sono gloriose. Se fossero senza gloria, che gusto avremmo trovato a buttarle nel fango?»
Ecco, Littizzetto, non rimestare nel fango. Nel fango ci sguazzano i porci.
In chiusura la Littizzetto si improvvisa anche costituzionalista per spiegarci l’art. 11: «nella nostra Costituzione c’è proprio scritto che l’Italia ripudia la guerra, non all’Italia la guerra non sconfiffera, o l’Italia la guerra preferirebbe di no. No, noi la ripudiamo. Nel senso che ci fa schifo, ci fa orrore, non la vogliamo».
Ripudia, non significa vieta o nega. Non mistifichiamo le parole e la Costituzione.
Prosegue la comica-storica-costituzionalista: «e c’è scritto anche che l’Italia sostiene le organizzazioni internazionali che promuovono la pace. E io credevo che l’Europa fosse una di queste».
E no Luciana, l’art. 11 non dice che “l’Italia sostiene le organizzazioni internazionali che promuovono la pace” bensì che “consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni”.
Luciana, un consiglio non richiesto: non fare la storica, non fare la costituzionalista, perché fai “cagarissimo” (cit.)! Prova ancora a farci ridere. Solo quello.
Luciana, chiedi scusa ai Caduti italiani di tutte le guerre e all’Italia, perché la dignità del nostro Paese non va lesa così profondamente.
Mi domando perché nel nostro paese sia così esaltante e encomiabile assumere sempre posizioni antiitaliane, disprezzare la propria storia in una continua opera di denigrazione del proprio passato.

di Alberto Alpozzi

Scopri i libri suggeriti dal sito “L’Italia Coloniale”. CLICCA QUI per l’elenco. Ordini a ilfarodimussolini@libero.it

Vuoi approfondire la storia delle colonie italiane e vorresti un consiglio? Ecco QUI l’elenco delle nostre pubblicazioni: libri, dossier e riviste. Tutti i testi sono a carattere coloniale e utili per conoscere la storia d’Italia in Africa senza i pregiudizi della dittatura del pensiero unico. Ordina i tuoi titoli inviando una mail a ilfarodimussolini@libero.it.

Pubblicazioni storia coloniale italiana_libri

ORDINA inviando una mail a ilfarodimussolini@libero.it. Potrai pagare con Paypal, Postepay o bonifico

3 thoughts on “La Littizzetto fa “cagarissimo” in storia. Offende i soldati italiani e ride

  1. Qursta e’ solo l’ultima vergognosa idiozia in termi di tempo…usciti dalla bocca della Litizzetto! Che vome sempre non e’ altro che un sempluce guitto,servo della sinistra…che per natura e’ anti italiana. NON ricordando che una nazione …non e’ un popolo senza ruspetto e conoscenza del proprio passato! Ma solo un agglomerato di individui senza una identita’…ovviamente piu’ facile da smantellare.

    "Mi piace"

  2. Faccio bene a non guardare mai queste ignominiose trasmissioni. Quando ci sarà una nuova guerra, e ci sarà, cara Litizzetto che tu lo voglia o no, perché la Storia, che solo le menti bacate come la tua potevano pensare di essere finita, invece ha ripreso a camminare.

    Sono sicuro che, subito, appena arriverà lo straniero, come i giullari medievali cercherai di metterti a servizio del nuovo padrone. Viene davvero da sperare che i Russi arrivino fino a Lisbona per spazzare via questa immondizia.

    "Mi piace"

  3. Pingback: Luciana Lettizzeto e Fabio Fazzio invitati da Marabello e Alpozzi ai Giovedì d'Autore per una lezione di storia - Lokkio

Scrivi una risposta a Michele Vairo Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.