I fantasmi degli ossessionati dagli anni ’30

Fiat-Tagliero_Asmara_ProgettoSul quotidiano La Stampa di Torino (che i torinesi chiamano “La Busiarda”) un giornalista demolisce a parole il video di Jovanotti poiché nel video stesso appare l’immagine dell’edificio Fiat Tagliero ad Asmara, capitale dell’Eritrea, ovvero una stazione di servizio in stile futurista completata nel 1938 e progettata dall’ingegnere italiano Giuseppe Pettazzi, come inno architettonico alla fabbrica del Lingotto della Fiat a Torino.
Ma il giornalista, non sa o fa finta di non sapere che Asmara è stata dichiarata patrimonio dell’Umanità. L’Unesco ha infatti premiato gli architetti italiani. Le Nazioni Unite hanno dichiarato «eredità mondiale» la capitale della ex colonia italiana. Gli edifici costruiti negli anni Trenta sono «un esempio eccezionale di modernismo». Fra questi, rientra anche la stazione di servizio Fiat Tagliero.
Fiat-Tagliero_Asmara_The GuardianCaro giornalista… siete rimasti in tre o quattro in Italia a vomitare veleno e bile sulle opere architettoniche degli anni Trenta… giusto tu, Fiano, Vauro e Gad Lerner…. persino gli americani hanno osannato e osannano le opere architettoniche degli anni Trenta… realizzate da Italiani e non da alieni… (guarda la copertina del “The Guardian”) ma tu no… tu devi trovare il fascismo anche nell’aria che respiri… fa una cosa: non andare in palestra e neppure negli ospedali perché cammini sul Linoleum che è un materiale autarchico… non bere caffè con la Moka perché brevettata nel 1933 e realizzata con la Zama che è un materiale autarchico… non acquistare mobili all’Ikea perché lo schienale dei mobili è di Faesite un materiale autarchico… non guidare automobili o non salire sugli aerei perché nelle prime c’è la Zama in molti componenti e nei secondi c’è ancora oggi l’Avional sempre materiale autarchico… non percorrere alcuni tratti di autostrada (tipo la Firenze-Mare) perché sono stati i primi in Europa e realizzati negli anni Trenta…
Con il sorriso: non ti pare di avere scritto un astrusità?

di Paolo Camaiora

3 thoughts on “I fantasmi degli ossessionati dagli anni ’30

  1. L’articolo era a firma di Domenico Quirico, afflitto evidentemente da una grave ed insistente “sindrome di Stoccolma”: non gli è bastato il lungo rapimento, è sempre amico degli islamisti di turno, e comunque nemico dell’Occidente. Bisognerebbe dare voce alla “vera” Comunità Eritrea in Italia, stufa di farsi rappresentare da personaggi a dir poco ambigui.
    Penso anche che molto bene farebbe l’Italia a riaprire l’arruolamento (ovviamente su base del tutto volontaria….) di personale militare eritreo, per ridare vita ad una grande tradizione di amicizia e di fedeltà, che ha unito due Nazioni e due Popoli.
    Livio Dezzani

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  2. Questa psicosi collettiva che affligge i globalisti è ridicola, e il rischio che si sta correndo è quello di buttare via il bambino insieme all’acqua sporca. L’arte e l’architettura, nonchè il disegno di oggettistica, di quegli anni sono insuperabili. Custodisco gelosamente il catalogo della mostra ANNI TRENTA ARTE E CULTURA IN ITALIA che si tenne a Milano nel 1982. Lì mi innamorai del periodo autarchico. https://www.amazon.es/trenta-cultura-Italia-Catalogo-mostra/dp/8820204754

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