1907, Somalia italiana. Il massacro di Bardale.

Il sacrificio di due ufficiali italiani per proteggere le popolazioni somale dalle razzie abissine.

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Capitano Simone Bongiovani

Somalia italiana 1907, siamo negli anni del Governatore Carletti. La Somalia non ha confini certi con l’Impero abissino. Il Governatore si impegna a dare una forma al territorio della Somalia, a garantire la convivenza con un miglior assetto giuridico, a curare lo sviluppo delle possibilità economiche e all’apertura di nuove vie di comunicazione. I rapporti con l’Etiopia sono difficoltosi per le continue razzie a danno della popolazione somala. Il Regno d’Italia, con pochi uomini e risorse, cerca di proteggere la Somalia dai continui sconfinamenti.

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In quell’anno avvenne il massacro di Bardale, raccontato dal Governatore (1931-1935) Maurizio Rava: “Nel dicembre 1907, una colonna di 2500 Abissini che avevano anche costretto quattro o cinquecento Arussi a seguirli, penetra nel cuore della Somalia fino a Baidoa, taglieggiando le cabile che gravitavano verso di noi e vivevano sotto la nostra egida. Le cabile chiedono protezione al capitano Molinari, residente a Lugh. Il Molinari, col capitano Bongiovanni che era arrivato a Lugh per dargli il cambio, scende verso Baidoa, e tenta di parlamentare con i capi abissini, per indurli a rendere il mal tolto, o quanto meno a ritirarsi. Inutilmente. Allora il Molinari e il Bongiovanni decidono senz’altro di attaccarli. Troppo impari le forze, quindi decisione ardita, forse temeraria, ma generosa. Pensavano infatti giustamente i due, che se avessero abbandonato le tribù alla loro dolorosa sorte, il prestigio d’Italia ne avrebbe troppo patito. Confidando nella sorpresa, investono l’accampamento abissino ai pozzi di Bardale, e la sorpresa dapprima riesce perché molti dei 2500 Abissini erano sparsi qua e là razziando e seviziando; ma al frastuono del combattimento e alla fucileria, tornano in massa, circondano i due ufficiali e i 110 ascari – 110 ascari in tutto, armati di fucile, e 300 altri indigeni armati di lancia – li sopraffanno col gran numero, uccidono i due valorosi e 90 soldati, feriscono gli altri che scampano o vanno a morire nella boscaglia, ed uno riesce a portare la notizia fin dentro Mogadiscio. Poi contano i loro 500 morti e si ritirano.”

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di © Alberto Alpozzi  – Tutti i diritti riservati

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9 thoughts on “1907, Somalia italiana. Il massacro di Bardale.

  1. Pingback: Mending the Awkward Farmaajo-Ethiopia Relationship | No Peace Without Justice

    • Ciao Oscar,
      ho trovato questo articolo perche alla ricerca di informazioni sul passato del Capitano Simone Bongiovanni, padre o nonno di mia nonna materna, siamo originari di Gamalero, dove hanno vissuto i miei nonni fino alla loro morte. So che abbiamo diversi parenti nella zona tra Gamalero, Cassine e dintorni, qualcuno l’ho conosciuto da piccolo ma con gli anni ne ho perso le tracce. tu di chi sei figlio? ti ricordi di Francesca, mia nonna, sposa di Giuseppe Anselmi?
      Ecco il mio contatto: fwpaolo@tiscali.it
      Spero di sentirti, cordiali saluti,
      Paolo Nosenzo

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      • Ciao Paolo,
        mia nonna mi ha detto di aver conosciuto entrambi i tuoi nonni, che abitavano nella Cascina Molina, giusto?
        Tu sei per caso figlio di Giuliana e Rinaldo?
        Saluti da Gamalero!
        Giorgio

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  2. Ciao Oscar, si sono il figlio di Giuliana e Rinaldo, ho passato anni stupendi in infanzia alla Cascina Molina con i miei nonni.
    Ci saremo anche conosciuti ma non ricordo, comunque saluti a tutti i vecchi amici di Gamalero e soprattuto spero stiate tutti bene.
    Auguro un Sereno Natale ed un nuovo anno che ci faccia scordare quello passato!!
    Paolo

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