L’inaugurazione della Cattedrale di Mogadiscio, evento politico e religioso

Il 29 febbraio 1928 Umberto di Savoia sbarcava a Mogadiscio,  in visita ufficiale. La Stampa il 22 febbraio così anticipava il Viaggio nella Somalia italiana del Principe ereditario:

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umberto_di_savoia_cattedrale_mogadiscio_1928 (3)“L’avvenimento maggiore e culminante della presenza del Principe Umberto di Savoia, sarà la consacrazione della monumentale chiesa cattolica di Mogadiscio. E’ questa, com’è noto, una delle più formidabili opere del Regime e forse il più chiaro e duraturo esempio della sua politica religiosa. In Somalia il conte De Vecchi di Val Cismon ha voluto che accanto al regno dello scudo sabaudo e del littorio, fosse instaurato il regno della croce. La cattedrale di Mogadiscio, secondo il vasto e saggio disegno del governatore, è e sarà il centro e la base della potente organizzazione, che, con le missioni, le scuole, gli asili, il brefotrofio per i meticci e l’orfanotrofio tende, attraverso la beneficenza e l’istruzione, alla conquista spirituale dei somali, con risultati che in soli due anni hanno superato le più ottimistiche previsioni. Perciò il fatto che all’inaugurazione del tempio partecipi il Principe ereditario e l’alto personale dello Stato e della Chiesa, è di un’importanza politica e morale già ben evidente a noi ed agli stranieri, ma che potranno meglio valutare le generazioni future”.

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Il 1° marzo 1928 venne inaugurata la Cattedrale di Mogadiscioumberto_di_savoia_cattedrale_mogadiscio_1928 (1) (oggi distrutta dalla guerra civile), opera dell’ing. Vandone, così su La Stampa del 3 marzo:
“La vettura del Principe Ereditario era preceduta e seguita da guardie a cavallo del Governatore mentre guardie a piedi erano allineate in servizio d’onore lungo la scalea che conduce al tempio cristiano. Lungo tutto il percorso una immensa folla ha salutato il passaggio dell augusto Principe con vibranti acclamazioni e manifestazioni di entusiasmo si è rinnovata sempre più intensa all’arrivo dinanzi alla basilica. L’arrivo del Principe è stato accolto al suono della fanfara reale mentre il campanone suonava a stormo e la folla prorompeva in deliranti ovazioni. […]
Umberto di Savoia ha preso posto insieme al Duca degli Abruzzi sotto un ricco baldacchino, sorretto da quattro patrizi piemontesi in marsina, il conte. Ing. Vandone, architetto progettista del tempio; il nobile Stanislao Cantano dei marchesi Ceva, il conte Giorgio De Vecchi di Val Cismon ed il nobile Roberto Asinari di San Mariano. Su due altissimi pennoni sono issati il tricolore donato dal Duca di Genova ed il gonfalone donato dalla Città di Torino. […]

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umberto_di_savoia_cattedrale_mogadiscio_1928 (4)Il Principe Umberto è stato poi processionalmente accompagnato all’abside dove con il Duca degli Abruzzi si è posto a sinistra dell’altare in cornu Evangeli; S. E. Bolzon, la contessa De Vecchi di Val Cismon ed il governatore conte De Vecchi, hanno preso posto a destra della navata centrale con le autorità ed il seguito. Il tempio era affollato da funzionari, ufficiali, camicie nere, con gagliardetti, e da tutta la colonia metropolitana, tra cui numerose signore. Nelle navate laterali assistevano alla splendida cerimonia le notabilità indigene, che hanno seguito con ammirazione la magnificenza e l’elevatezza del rito cattolico. Nel fondo era schierata una compagnia di marinai e di avieri, in servizio d’onore.
umberto_di_savoia_cattedrale_mogadiscio_1928 (2)La Messa pontificale è stata celebrata dall’arcivescovo, mons. Pisani, assistito dai vescovi mons. Perlo e mons. Mazzini, e da numeroso clero. Tutti i celebranti indossavano paramenti sacri, con al centro lo stemma sabaudo, dono del Governatore. E’ stata cantata musica del maestro Porosi, con accompagnamento di orchestra ed organo. Al Vangelo, mons. Pisani ha pronunciato un discorso, nel quale, dopo essersi riferito al Vangelo della prossima domenica, ha ricordato come l’Italia sia sempre stata una eccelsa costruttrice di chiese, capolavori d’arte, da quelle antichissime fino a questa bella e benedetta cattedrale di Mogadiscio.”

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Terminata la cerimonia il Principe ha lasciato la chiesa, dopo essersi congratulato con l’ing. Vandone ed essere stato ossequiato dai vescovi, per poi recarsi con il cugino Duca degli Abruzzi ed insieme alle autorità, ad inaugurare il monumento ai Caduti, eretto sul lungo mare Vittorio Bottego, opera dello scultore torinese Cesare Biscarra.

Le foto dell’inaugurazione della Cattedrale di Mogadiscio sono di Carlo Pedrini, del Regio Laboratorio Foto Cinematografico

di Alberto Alpozzi – © Tutti i diritti riservati

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15 thoughts on “L’inaugurazione della Cattedrale di Mogadiscio, evento politico e religioso

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  3. La storia è storia…sono i Papi come Francesco che si fanno pestare i piedi e dimenticano l’italianità in nome di una politica americanizzante….forse più che la cattedrale di Mogadiscio..è contata più la POA…americana..

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